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Bisessuali, omosessuali o eterosessuali: si nasce o si diventa? [Era: bisessuali...]

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2014 16:25
21/06/2007 15:21
 
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Scritto da: CignoNero75 21/06/2007 15.07


Da questo discorso, visto le pressioni sociali e familiari a cui siamo sottoposti, il classico "la natura impone che..." deduco che dovremmo essere tutti eterosessuali, e che l'omosessualità, la bisessualità e la transessualità non dovrebbero esistere.

Io credo che tali pressioni ci inducano solo a sentirci in colpa o meno, ma che non influiscano su cosa siamo.

Scegliere di andare a letto con una persona dello stesso sesso non è proprio come scegliere di mangiare carne o pesce...



non è la natura ad imporre..non è una questione di "la natura mi ha fatto così".. solo che come la natura ci ha messo al mondo con due gambe e due occhi (è un imposizione anche quella?) ci da anche un certo percorso di partenza.. di solito segue il percorso dell'adattamento all'ambiente..

non dedurre che la bisessualità transessualità ecc non esista.. non è questo che voglio dire..
in realtà esiste l'eterosessualità?
solo l'uomo e la pecora (pare) hanno dei rapporti omosessuali di lunga durata e li considerano coppi a tutti gli effetti.. gli altri animali non si pongono il problema..loro fanno e mentre il rapporto etero serve per procreare, quello omo serve per rinforzare legami all'interno del gruppo..e quindi fanno un pò quello che vogliono..

cosa puoi dedurre da questo..che nascere o diventare non ha importanza..perchè nella vita possiamo partire mancini (perchè così magari madre natura ci ha portati ad essere) ma l'imposizione sociale ci ha fatto imparare ad usare la destra..e a volte poi diventiamo destrorsi a tutti gli effetti, a volte no..
oppure ci fratturiamo una mano e dobbiamo usare l'altra e diventiamo ambidestri.. questi sono fattori che ti fanno cambiare..
non si può mai escludere la società e la cultura (e nemmeno il "destino") da nessun comportamento umano.. o almeno di questo io sono una forte sostenitrice.. poi magari mi sbaglio..
21/06/2007 15:22
 
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Re:

Scritto da: !NeveCheVola! 21/06/2007 15.22
Resto dell'idea che non si "diventi" ma che ci si accorga di essere e si prenda coscienza decidendo/scegliendo di seguire quanto già esiste.



ma a volte la presa di coscenza non è aiutata da qualcun altro o qualcosa?
e devessere così per tutti o solo quello che è successo a te?

domande esistenziali..tra un pò ci chiediamo se viviamo o esistiamo.. [SM=g27833]
21/06/2007 16:59
 
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Re:

Scritto da: !NeveCheVola! 20/06/2007 11.15
Molto interessante anche questo articolo:

www.gaynews.it/view.php?ID=71113

E sottolineo questo punto:
Gli adolescenti omosessuali si ritrovano in una situazione che li mette effettivamente di fronte ad una scelta: non quella d'avere una sessualità omosessuale o eterosessuale, ma di vivere o no la loro sessualità in accordo con i loro desideri.

Quindi ancora una volta si parla di scelta solo per quel che riguarda seguire o meno il proprio modo di essere.
Si è omosessuali anche quando non si pratica l'atto omosessuale.
E si è e si resta bisessuali anche quando si ha un rapporto etero: scelgo di stare con un uomo ma non scelgo di diventare etero, poichè resto bisessuale in quanto la mia natura non cambia e lo stesso avviene nel caso di un rapporto omosessuale, resto bisessuale ma amo una donna. Questa è l'unica scelta che si fa.


Perfetto!! Condivido in pieno...
L'omosessualità, bisessualità, ecc. è prima di tutto una MENTALITA', anche se non viene messa in pratica...
E’ solo la Chiesa che fa distinzione tra la pratica o meno, condannando solo la prima ed accettando l'omosessualità a patto che non venga vissuta...


"La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre." (A. Einstein)

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Crazyshock dice: "nella vita possiamo partire mancini (perchè così magari madre natura ci ha portati ad essere) ma l'imposizione sociale ci ha fatto imparare ad usare la destra..e a volte poi diventiamo destrorsi a tutti gli effetti, a volte no..
oppure ci fratturiamo una mano e dobbiamo usare l'altra e diventiamo ambidestri.. questi sono fattori che ti fanno cambiare.."

Bene, proprio l' altro giorno parlavo con una mia amica che vedevo stava scrivendo con la sinistra, e le ho detto: "Ah, ma sei mancina, non lo sapevo!". Lei mi risponde: "No, non sono mancina, sono destra. Solo che a me piace sperimentare, mettermi alla prova, usare tutte le risorse che ho a disposizione. Per cui ad un certo punto della mia vita, pur essendo destra, ho deciso di imparare a fare le cose con entrambe le mani, e mi sono esercitata a fare le cose con la sinistra, e ho visto che bastava un po' di volontà e non era troppo difficile. Ora sono totalmente ambidestra". Poi ha aggiunto: "E' un po' come la mia scelta di essere bisessuale, inizialmente ero etero, ma ho voluto vedere se per caso fare sesso con le donne era così disdicevole come dicevano, e ho provato. Mi è piaciuto, e ora mi definisco felicemente bisessuale".
Io credo che questa ricerca di sè e di tutte le proprie risorse, questa capacità di andare oltre i condizionamenti sociali e le tendenze innate, questa curiosità intellettuale sia una molla importante della vita e una delle caratteristiche migliori dell' animo umano. Io la chiamo libertà di scelta, poi ognuno la chiami come gli pare.
Quello che continuo a non capire è perchè mai un omosessuale dovrebbe rivendicare con orgoglio il fatto di non essere libero di scegliere.


[SM=x1248814]
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Re: Re:

Scritto da: kiaroz 21/06/2007 16.59

Perfetto!! Condivido in pieno...
L'omosessualità, bisessualità, ecc. è prima di tutto una MENTALITA', anche se non viene messa in pratica...
E’ solo la Chiesa che fa distinzione tra la pratica o meno, condannando solo la prima ed accettando l'omosessualità a patto che non venga vissuta...



ho un pò di confusione..
chiaroz condivide Neve perchè dice che si tratta di scelte..ma la mentalità non è solo una questione di scelta per quanto mi riguarda..
se io fossi completamente italiana non so (e non credo) di avere la stessa mentalità che ho ora..e scegliere dove nascere e che genitori avere non è ancora possibile (non so nemmeno se auspicabile)..per lo meno..da quel che so io..

ps.mi piace quello che hai scitto coccolino.. [SM=x1248829]
22/06/2007 12:25
 
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Lo riscrivi in italiano che non si è capito una mazza? [SM=x1248849]
E io ho parlato di scelta non per la presa di coscienza che può avvenire in tanti modi, ma in relazione al fatto di scegliere o meno se accettarsi per quello che si è e di sbattersene altamente del giudizio degli altri cercando di essere sereni.



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Re: Re: Re:

Scritto da: crazyshock 21/06/2007 17.38


ho un pò di confusione..
kiaroz condivide Neve perchè dice che si tratta di scelte..ma la mentalità non è solo una questione di scelta per quanto mi riguarda..
se io fossi completamente italiana non so (e non credo) di avere la stessa mentalità che ho ora..e scegliere dove nascere e che genitori avere non è ancora possibile (non so nemmeno se auspicabile)..per lo meno..da quel che so io..

ps.mi piace quello che hai scitto coccolino.. [SM=x1248829]


No no no no no no no... hai fatto veramente confusione!! [SM=x1249028]
E’ Coccole che sostiene che l’omosessualità sia una scelta... io, Neve, Glun, ArisFly, Gerryff sosteniamo il contrario, cioè che l’omosessualità sia una condizione di fondo, una tendenza, un modo di sentire che non si sceglie, si "sente" per l'appunto e basta... e che semmai sia una scelta il comportamento da tenere (assecondare o meno questo sentire...)


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quì non è nemmeno questione di sostenere affermazioni deiverse ragazzi^^
per coccole essere gay lesbiche o bisex significa comportarsi da tali
per Neve Chiaroz Glunn Gerryf e me essere gay lesbo o bisex significa sentire di esserlo...
è logico che state giocando su un concetto che sembra unico e sul quale si sta discutendo ma di fatto sono due concezioni diverse.
per quanto riguarda il fatto che avere un certo orientamento dipenda sia dal patrimonio genetico che dall'esperienza e dai condizionamenti sociali io vi posso dire la mia esperienza..
Penso di avere il cosiddetto gene che porta alla eterosessualità, i tratti che mi piacciono e mi sono sempre piaciuti sono quelli femminili e gentili,il mio temperamento è attivo e mi piace coccolare proteggere e fare godere la persona che amo.
Durante la mia infanzia ci sono stati molti come dire..fattori intrusivi e svianti.Sono sempre stato fin da pargolo uno sicurissimo di sè(grazie a mamma e papà che mi hanno sempre lasciato la facoltà di sperimentare e crearmi opinioni mediante il mio intelletto e mai imparando concetti calati dal celo e senza ragioni o fissati mediante sculacciate o intimidazioni[non date mai botte ai bambini quando dovete fare capire loro qualcosa perchè ne và della loro sicurezza,della loro intelligenza e del vostro rapporto con loro])..questa caratteristica mi spinse a vagliare qualsiasi stimolo esterno secondo la mia impressione(si!ero uno di quei pargoletti scassaballe che ad ogni cosa gli dicevi chiedono:perchè? e questo perchè? e quello perchè succede?)
quindi potete bene immaginare che a stimolazioni forzate e senza motivazione mi comporto sempre da bastian contrario^^,ebbene così il mio cervello ha reagito ai parenti che si stringevano a decine intorno a me(tutti rigorosamente bigotti di paese ultracredenti e dogmatici e impalettati)e dicevano in coro: e la ragazzina quando tela trovi?e quando cela porti?
oppure ai calendari con i classici donnoni tutte tettone e la bbrone che mi sbattevano davanti..
dunque vedendo la ''Ragazzina''come qualcosa che io DOVEVO dare a loro e che dovevo avere per forza per fare contenti lori(guarda quanto poco ci vuole a traumatizzare un povero pargolo) la mia predisposizione genetica sin dalle prime avvisaglie di pulsione sessuale è andata alla ricerca del piacere si verso i caratteri belli e gentili ma verso l'altro sesso^^
con il tempo le cose sono cambiate,resomi conto dei traumi ricevuti nel passato(freud ha azzeccato molte ma mooolte cose)
i miei gusti si sono reimpostati senza una mia scelta verso le ragazze e continuano costantemente a farlo! ma il passato e le esperienze e le pressioni sociali hanno avuto grande ruolo perchè tutt'ora quando vedo ragazzi bellissimi e privi di qualsiasi connotato maschile(peli muscoloni vocione etc) impazzisco letteralmente.. e lo accetto con gioia anche perchè è perfettamente coincidente con la sessualità greca [SM=g27828]
ecco quindi che emerge la mia concezione di bisessualità come semplice libertà di poter cercare ciò che ci piace e SENTIAMO che ci piace in entrambi i sessi..e penso che ognuno abbia una sessualità diversa e unica che non merita di essere ingabbiata in schemi o giudizi..chiaramente secondo il principio di virtù:conquista ciò che ti piace e fai che sia esso a venire da te^^ senza pressione o prevalicazione o prepotenza...accresciti ogni giorno con ogni cosa che fai e diventa speciale..e merita la tua libertà^^(purtroppo in questa società o fai valere le tue ragioni con un buono scarto di superiorità o è impossibile fuggire al giudizio e alle pressioni di altri)
Coccole dal caonto suo ha ragione quando critica gli omosessuali che si ghettizzano e a loro volta discriminano il diverso da loro,ma io penso che dovresti cercare di capirli perchè loro si sentono minacciati e per reggere devono perforza trovare una posizione forte anche a costo di cristallizzarsi e perdere quella libertà di scelta che tu come me tanto estimi..
perdere la libertà di essere liberi
é questo che intendi vero?
Per finire penso che per capire meglio che ruolo giocano effettivamente l'esperienza i geni e la scelta,dovremmo vedere oltre che alle nostre esperienze a quelle degli altri,spero che con la mia in rapporto alla vostra possiate chiarirvi un pò(come spero di fare anche io) le ideuzze..baci a tutti

[Modificato da ArisFlay 22/06/2007 14.18]



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Ok, ci sono opinioni diverse: c' è chi pensa che essere omosessuali sia una cosa genetica, che non si sceglie. E c' è chi invece (io tra questi) pensa che sia una cosa che rientra nella sfera della "libertà di scelta".
Domanda (già fatta, ma nessuno mi ha risposto): perchè, se essere omosessuali è una cosa genetica che non si sceglie, se ne dovrebbe essere orgogliosi? Come si può essere orgogliosi di qualcosa che non si sceglie?



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non riesco a capirti..
rispondi a questo: mettiamo che un maschio si senta attratto dagli altri maschi e non gli piacciano in alcun caso le donne,però ha paura del giusdizio degl ialtri e sta con una donna.. secondo te è eterosessuale(ha SCELTO in effetti di comportarsi da etero)?
oppure è un omosessuale che non segue ciò da cui sente di essere attratto?
pensi che noi scegliamo da cosa essere attratti?

io penso che i gay reclamino l'orgoglio di esistere al pari degli altri senza discriminazioni sessuali..sappiamo benissimo tutti che la chiesa e la società per secoli li hanno etichettati contro natura..solo qualche manciata di anni fà hanno potuto uscire alla luce del sole...prima di allora ho sentito che coloro che erano omosessuali erano fortemente convinti di essere sbagliati poveretti e si suicidavano.
e chiaramente i bisessuali date le loro pulsioni anche verso lo stesso sesso si preoccupavano non poco..ci si condannava dasoli in base alle scelte e al sentire di altri..che brutti periodi..purtroppo ancora oggi non si è affatto liberi [SM=x1249056]


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Se non gli piacciono “in nessun caso” le donne e sta con una donna, ma ci sta per finta, per convenzione, senza andarci a letto insieme, in questo caso non può essere definito eterosessuale; se invece ci sta davvero e ci va a letto davvero significa che non è vero che non gli piacciono “in nessun caso”, come dicevi tu inizialmente, e quindi la tua affermazione iniziale sarebbe inesatta.
Io credevo di aver spiegato cosa intendo dire con il racconto che ho fatto pochi interventi fa.
Avevo detto questo:
“proprio l' altro giorno parlavo con una mia amica che vedevo stava scrivendo con la sinistra, e le ho detto: "Ah, ma sei mancina, non lo sapevo!". Lei mi risponde: "No, non sono mancina, sono destra. Solo che a me piace sperimentare, mettermi alla prova, usare tutte le risorse che ho a disposizione. Per cui ad un certo punto della mia vita, pur essendo destra, ho deciso di imparare a fare le cose con entrambe le mani, e mi sono esercitata a fare le cose con la sinistra, e ho visto che bastava un po' di volontà e non era troppo difficile. Ora sono totalmente ambidestra". Poi ha aggiunto: "E' un po' come la mia scelta di essere bisessuale, inizialmente ero etero, ma ho voluto vedere se per caso fare sesso con le donne era così disdicevole come dicevano, e ho provato. Mi è piaciuto, e ora mi definisco felicemente bisessuale".
Io credo che questa ricerca di sè e di tutte le proprie risorse, questa capacità di andare oltre i condizionamenti sociali e le tendenze innate, questa curiosità intellettuale sia una molla importante della vita e una delle caratteristiche migliori dell' animo umano. Io la chiamo libertà di scelta, poi ognuno la chiami come gli pare”.

In poche parole, la libertà esiste, eccome se esiste, solo che ci vuole il coraggio di viverla!
Tu dici: "io penso che i gay reclamino l' orgoglio di vivere al pari degli altri", io credo che i gay debbano reclamare il diritto di vivere al pari degli altri, l' orgoglio è per le cose che si scelgono, chi di loro è convinto che l' omosessualità sia una condizione naturale e non una scelta (non io quindi), non dovrebbe esserne orgoglioso perchè non si può essere orgogliosi di qualcosa che non si sceglie. Io ho gli occhi azzurri ma non ne sono orgoglioso, se ne fossi orgoglioso sarei sciocco perchè non è certo merito mio (o colpa mia) se ho gli occhi azzurri!!!


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si può imparare ad usare tutte e due le mani,in questo modo di certo si diventa più efficaci e completi..si può imparare ad apprezzare la bellezza della vita essendo liberi di scegliere la propria strada con coraggio,anche io penso che questa sia una molla importante anzi fondamentale
ma non penso che una persona possa imparare a farsi piacere qualche cosa in ambito sessuale come invece potrebbe imparare ad usare l'altra mano..
magari alla tua amica non sono mai dispiaciute le donne ma sene era tenuta alla larga sessualmente per i paletti sociali,poi ha provato e le è piaciuto...ma ognuno di noi è diverso,se fosse stata una altra persona non le sarebbe piaciuto anche dopo aver provato,indipendentemente da ciò che pensano gli altri lei si sarebbe sentita eterosessuale.
io penso che ci siano due piani sui quali vedere la questione..il primo è quello delle sensazioni,come fai a dire che uno DECIDE di essere etero o omosessuale? se ad una persona piace lo stesso sesso e non l'opposto è omosessuale anche se non si comporta da tale..non decide di esserlo,decide invece se comportarsi da tale(che sono cose completamente diverse)
il secondo piano è quello comportamentale,ovvero quello che di noi trasmettiamo agli altri..ci si può comportare in armonia con ciò che si sente o no,questa è la scelta.. si può decidere di comportarsi da eterosessuali ma essere invece omosessuali o bisessuali.ma il comportamento non pregiudica il sentire e l'essere secondo me...
certo comportarsi per una vita da etero o omo e poi scoprire che potenzialmente piacciono sia donne che uommini significa prendere coscienza della propria bisessualità(onnipotenza ^^),in quel momento la si mette in atto sul piano comportamentale ma magari c'è sempre stata ed è invece stata repressa dai dogmi sociali..
quindi il comportamento sessuale non giustifica ne determina l'essere qualcosa..perchè il comportamento è facilmente condizionato(tranne nelle persone che sono proprio forti e lo sbattono in faccia agli altri così come gli sgorga da dentro)
ma il sentire e il provare attrazione per qualcosa non è condizionato da nulla(ti possono minacciare di morte ma quello che ti piace ti continuerà a piacere indipendentemente dalla tua volontà e dal tuo arbitrio..ed in caso di minaccia di morte ti converrebbe proprio scegliere di farti piacere altro^^..ma al più potrai fingere di sentire in modo diverso ma non di più)..è li che nasce l'orientamento sessuale..ecco la parola giusta..secondo me orientamento e comportamento sono due cose distinte
lo stesso vladimir luxuria ha detto:se avessi potuto scegliere non avrei scelto di essere questo..perchè ho sofferto tanto,queste cose non si scelgono..
l'orientamento non si sceglie, il comportamento si..li si tratta di mentire a se stessi o essere liberi
di vivere in funzione degli altri o amare la vita..
e i gay vedono il loro orgoglio nel lacerare le barriere che li condannano come esseri inferiori,orgogliosi di essere gay nel senso orgogliosi di esserci(penso) orgogliosi di non essere sbagliati e di non essere inferiori..penso questa sia l'essenza..
beh se nel mondo le persone con gli occhi azzurri fossero discriminate voglio vedere io se tu non ti schiereresti per gridare al mondo il tuo orgoglio di essere umano...certo potresti metterti un paio di lenti a contatto marroni ma questo non fa di te una persona con gli occhi marroni..i tuoi occhi rimangono azzurri..
le lenti a contatto sono come il comportamento esterno..tu decidi di cambiare colore per non fare vedere che i tuoi occhi sono blu ma lo rimarranno..
il sentire interiore è come il vero colore dell'occhio..rimane quello..e si è padroni della propria vita solo quando è quello che si mostra agli altri..quand osi decide di comportarsi in armonia con ciò che si sente e di esserne orgogliosi senza nasconderlo^^


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La libertà senza dubbio esiste..è appunto la libertà di essere ciò che è innato e che non si può cambiare(il colore della pelle,la razza,la statura,le differenze pregiudiziali sociali,la sessualità), è la libertà per la quale i giusti si sono battuti nella storia..
bisogna prendersela con coraggio..
la sessualità è innata ma senza dubbio più complessa del colore della pelle o della razza,essa infatti non è bianco/nero Ariano/ebreo..ci sono enormi assortimenti e si può addirittura dire che ognuno ha una propria sessualità distinta(li non si parla più di maschio o femmina ma di particolari fisici che attraggono ed essi variano da persona a persona)
quindi se tu vai da un eterosessuale convinto e attraverso un discorso (miracoloso) gl iapri gli occhi,sono infinite le reazioni che può avere..potrebbe scoprire che non gl idispiacerebbe il contatot fisico con un uomo,e che le cose che gli hanno inculcato da piccolo sono tutte cazzate..in quel caso ritroverebbe un grado superiore di libertà.
ma potrebbe anche fanculizzarti perchè proprio nel suo sentire non prova attrazione alcuna per nessun genere di uomo..
nel secondo caso non sarebbe il negars ila libertà ma affermare la propria..
anche se all'interno di ognuno di noi c'è un aspetto femminile ed uno maschile,non in tutti è sentito e non in tutti è espresso e ci sono persone non predisposte per l'espressione dell'opposto..
quindi la libertà in campo sessuale non è quella di combattere perchè tutti scoprano la propria bisessualità perchè questo non è possibile..significherebbe andare a sopprimere la libertà altrui..la cosa per la quale si deve combattere è l'abbattiment odi tutt i i dogmi paletti e prevalicazioni
il rsggiungimento di uno stadio nel quale ognuno sia libero di esprimere la propria sessualità come se fosse il naturale far risplendere al sole il solore dei propri occhi o della propria pelle.. questa è la libertà per la quale io combatterò..
solo allora ognuno,se lo ha,sarà libero di esprimere anche il proprio lato bisessuale^^


La vita è una sola,bisogna scegliere la strada che più ci appartiene per vivere in armonia con il nostro spirito
In ognuno di noi c'è sia il bene che il male, ciò che importa è la parte nella quale decidiamo di agire,questo noi siamo
02/07/2007 13:04
 
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E poi, io aggiungo, il fatto di dire che le tendenze sessuali non sono una scelta, non implica necessariamente che sia una cosa genetica... Nessuno di noi ha detto una cosa del genere, e fior di studiosi si stanno ancora scervellando per capirne l’origine...
Perché è innegabile che i condizionamenti a cui è soggetto l’essere umano sono molteplici ed inevitabili... senza per forza risalire ad un fattore genetico...
Il punto è che non si sceglie cosa sentire (tu non hai scelto se farti piacere gli uomini o le donne, ti sei trovato a provare determinate sensazioni!!)... al massimo si sceglie come comportarsi...
Coccole, continui a non vedere la differenza tra il sentire e il comportamento (infatti il tuo esempio sull’essere destri o mancini attiene ad un comportamento, non ad un sentire...)

[Modificato da kiaroz 02/07/2007 13.08]



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02/07/2007 15:34
 
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Re:

Scritto da: coccole2000bsx 30/06/2007 6.25
Ok, ci sono opinioni diverse: c' è chi pensa che essere omosessuali sia una cosa genetica, che non si sceglie. E c' è chi invece (io tra questi) pensa che sia una cosa che rientra nella sfera della "libertà di scelta".
Domanda (già fatta, ma nessuno mi ha risposto): perchè, se essere omosessuali è una cosa genetica che non si sceglie, se ne dovrebbe essere orgogliosi? Come si può essere orgogliosi di qualcosa che non si sceglie?



[SM=x1248814]

Vorrei innanzitutto chiarire che NON e' sicuro che l'orientamento sessuale sia genetico: tutto è ancora allo studio sebbene alcuni scienziati abbiano reperito un neurone particolare che pare porti a distinguere l'omosessuale dall'etero (ora non ricordo con precisione la questione, dovrei andare a riprendere l'articolo).
L'orgoglio nasce dal decidere, magari dopo anni di sofferenza e di vergogna, che appunto non c'è assolutamente nulla di cui vergognarsi ma anzi andare orgogliosi di quello che si è. Per capire da dove nasca l'orgoglio gay basta semplicemente andare a rivedere la storia partendo dagli avvenimenti di Stonewall, dove i gay si ribellarono al grido "usciamo dall'armadio".
Io ho percepito questo orgoglio quando con AresV abbiamo partecipato al Pride che è stato prima di tutto un momento collettivo molto forte, ma soprattutto ho sentito sulla mia pelle cosa significa andare in giro a testa alta orgogliosi di essere delle persone che non devono più nascondersi, orgogliose di avere il coraggio di affrontare gli sberleffi e le ingiustizie che molti subiscono tutti i giorni, e il coraggio di alzare la testa e pretendere dei diritti che agli etero vengono dati automaticamente e per i quali non devono affatto combattere.
Questo è l'orgoglio.



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allora..alla domanda di Coccole risponderei.. anche gli italiani sono orgogliosi di essere italiani (diciamo la maggior parte, e se volete contraddirmi allora prendiamo in esame i mondiali)..non lo si sceglie dove vivere eppure quando nasci in un paese poi ti coinvolge e ti prende e.. va beh.. lo so..non so scrivere.. (periodo di troppa scrittura)però spero abbiate capito il senso..
in ogni caso..non possiamo arrivare ad un accordo.. secondo me non è solo il sociale che mette paletti o pressioni, non è solo un gene, non è solo la scelta di ciò che si vuole essere o apparire (vedi anche le mode), ma molto probabilmente sono vari fattori che portano ad essere in un determinato modo.. forse se mio padre non fosse mai morto io le donne non le avrei mai guardate..chi lo sa..
per cui secondo il mio modestissimo parere chiedersi se nascere o diventare o scegliere un oriamento sia una domanda a cui si può trovare una risposta io dico che non ci può essere una risposta univoca e che "la vistù sta nel mezzo"! [SM=x1248837]
23/07/2007 16:21
 
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Scritto da: crazyshock 21/06/2007 15.21


non è la natura ad imporre..non è una questione di "la natura mi ha fatto così".. solo che come la natura ci ha messo al mondo con due gambe e due occhi (è un imposizione anche quella?) ci da anche un certo percorso di partenza.. di solito segue il percorso dell'adattamento all'ambiente..

non dedurre che la bisessualità transessualità ecc non esista.. non è questo che voglio dire..
in realtà esiste l'eterosessualità?
solo l'uomo e la pecora (pare) hanno dei rapporti omosessuali di lunga durata e li considerano coppi a tutti gli effetti.. gli altri animali non si pongono il problema..loro fanno e mentre il rapporto etero serve per procreare, quello omo serve per rinforzare legami all'interno del gruppo..e quindi fanno un pò quello che vogliono..

cosa puoi dedurre da questo..che nascere o diventare non ha importanza..perchè nella vita possiamo partire mancini (perchè così magari madre natura ci ha portati ad essere) ma l'imposizione sociale ci ha fatto imparare ad usare la destra..e a volte poi diventiamo destrorsi a tutti gli effetti, a volte no..
oppure ci fratturiamo una mano e dobbiamo usare l'altra e diventiamo ambidestri.. questi sono fattori che ti fanno cambiare..
non si può mai escludere la società e la cultura (e nemmeno il "destino") da nessun comportamento umano.. o almeno di questo io sono una forte sostenitrice.. poi magari mi sbaglio..



Eliminate per un momento il discorso orientamento sessuale, e rispondetemi indipendentemente dal vostro:
quando amate qualcuno è perchè scegliete di amare quel qualcuno, o perchè semplicemente capita?
23/07/2007 17:57
 
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Re:

Scritto da: CignoNero75 23/07/2007 16.21
quando amate qualcuno è perchè scegliete di amare quel qualcuno, o perchè semplicemente capita?



secondo me si parte già inconsciamente con un pensiero di ciò che potrebbe renderci felici al punto da amare follemente,poi la seconda fase è l'incontro,cioè si viene a contatto con una persona che rispecchia quei pensieri,e li scattano molte cose,emozionali chimiche etc...diciamo che si sceglie inconsciamente l'amore che si vuole incontrare [SM=g27823]

24/07/2007 11:58
 
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Re:

Scritto da: CignoNero75 23/07/2007 16.21


Eliminate per un momento il discorso orientamento sessuale, e rispondetemi indipendentemente dal vostro:
quando amate qualcuno è perchè scegliete di amare quel qualcuno, o perchè semplicemente capita?



ma si puo' scegliere di amare?
credo che ogni essere umano venga attratto da un certo ideale..altrimenti non sbaglieremmo sempre allo stesso modo..quindi inconsciamente sciegliamo e consciamente capita..
24/07/2007 14:28
 
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Re: Re:

Scritto da: crazyshock 24/07/2007 11.58


ma si puo' scegliere di amare?
credo che ogni essere umano venga attratto da un certo ideale..altrimenti non sbaglieremmo sempre allo stesso modo..quindi inconsciamente sciegliamo e consciamente capita..



più o meno quello che ho scritto io.comunque concordo con te..
24/07/2007 23:38
 
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beh è una alchimia e tutto viene scelto dal caso non siamo noi ma le sensazioni che si provano in quel momento che quando si concretizzano ci fanno capire cosa desideriamo ;)


25/07/2007 08:11
 
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Re:

Scritto da: CignoNero75 23/07/2007 16.21

quando amate qualcuno è perchè scegliete di amare quel qualcuno, o perchè semplicemente capita?

Io rispondo per le mie esperienze, nonmi e' capitato di scegliere di amare, e' una cosa che mi è capitata, cominciando comeuna semplice amicizia oppure come una semplice attrazione per poi crescere gradualmente fino ad accorgerti quasi improvvisamente che una certa persona era diventata importantissima per te. Se avessi potuto scegliere chi amare misarei evitato un sacco di delusioni. L'ultima persona che ho amato, infatti, sapevo benissimo che non mi voleva e che in piu' non era la persona giusta per me, nel senso che avevamo idee, opinioni, stili di vita, gusti etc.... completamente all'opposto, eppure il mio cuore non cessava di desiderarla. Sono stato comunque talmente forte da riuscire a spegnere ogni desiderio, seppure con una gran fatica.

[Modificato da gerryff 25/07/2007 8.14]



--------------------------------------------------------------------
Colui al quale i pregiudizi correnti non suonano paradossali, non ha ancora sufficientemente riflettuto.
(Friedrich Nietzsche)

Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici.
(Martin Luther King)

Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante.
(Indro Montanelli)
26/07/2007 12:54
 
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Domandona difficile...
Secondo me capita, ma poi sta a noi decidere se lasciar crescere il sentimento o soffocarlo... e questo dipende fondamentalmente dal carattere di una persona e dal suo livello di razionalità: se si lascia guidare dagli eventi e dalle emozioni o se cerca di controllarli...


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10/02/2008 12:37
 
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sullo "scegliere"
Ciao!
Ho spolverato questo vecchio topic perchè l'ho trovato interessante e soprattutto perchè vorrei dire anche io la mia posizione. Premetto che preferirei non avere toni di risposta come alcuni letti addietro perchè davvero ho trovato TUTTE le vostre posizioni POSSIBILI e pertinenti, tuttavia ognuno ha la sua visione personale.

Partiamo dal presupposto freudiano assodato che siamo tutti in una certa misura affetti da un lato etero e omosessuale. Da questi possiamo escludere la piccola percentuale di persone biologicamente esclusivamente eterosessuali o esclusivamente omosessuali.

E ora invece parlo di ciò che mi riguarda, soprattutto sulla questione della "scelta".

Io ho sempre avuto rapporti eterosessuali e in particolare in 2 storie importanti in modo del tutto appagante, oserei dire meraviglioso. Anzi oso: meraviglioso!
Allo stesso tempo mi è accaduto, in alcuni periodi per niente, in alcuni periodi di più, di avere fantasie o sogno omosessuali o di guardare materiale erotico omosessuale, che non ho mai messo in atto, soprattutto nell'importante periodo dell'adolescenza.
Quindi direi che in un certo modo ho "SCELTO" un orientamento sessuale etero, e la scelta si è rivelata buona per tutto quello che mi ha dato.
Ora ho 24 anni e mi guardo indietro e quello che mi dico è: è vero, ho SCELTO di avere solo rapporti etero, e l'ho fatto in modo del tutto spontaneo e non guidato. Ora riguardando indietro, siamo sicuri che si è trattata di una vera e propria scelta dettata da libero arbitrio? Ho avuto advance da uomini ma non ho mai sentito il bisogno impellente di accettarle...per quanto, visto che sono credo un bel ragazzo, fossero state richieste molto insistenti di qualcuno che si era preso una bella cotta per me. Sono perfino stato qualche volta in una discoteca gay e nonostante nella mia mente sia sempre vagata la fantasia omo....nella realtà proprio non ne ho sentito il bisogno.

Ora che sono single e un po' più adulto mi sono posto vari interrogativi e la conclusione è che probabilmente se avessi avuto realmente bisogno di un concreto rapporto omosessuale, soprattutto nei periodi di travolgimento ormonale e di maggiore trasgressione ne avrei avuti. Li avrei cercati....

Quindi se da una parte l'orientamento sessuale è una scelta, c'è anche da dire che la scelta consapevole e razionale è guidata dal nostro biologicissimo cervello.
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