Scritto da: kiaroz 20/12/2006 12.31
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> E’ vero, il mercato è crudele con tutti, ma se a
> questo si aggiunge il pregiudizio è ancora peggio...
> e l’ho citato perché gli stessi sponsor in alcuni
> casi l’hanno sottolineato nelle loro risposte alla
> redazione, precisando che gli intenti ed il “target”
> di Gay.tv si discostano dalla loro linea di pensiero...
> Preferiscono investire in altre reti altrettanto
> piccole (vedi le miriadi di retucole locali!),
> ma meno “compromettenti”...
Carissima, ma è ovvio che sia così, sarebbe molto meno ovvio se, così, non fosse . Non avrei altra scelta nemmeno io, ma non per pregiudizio verso gli orientamenti sex dei consociati TV Gay, ma per le scelte di mercato che mi costringerebbero inevitabilmente...il fattaccio si riproporrebbe se la TV rappresentasse le linee di pensiero dei mussulmani, dei Rom o dei raelyani. Eviterei di associare il pregiudizio alle scelte che un operatore commerciale deve fare e per le quali gli è richiesto acume e di non dissipare risorse.
Se la Tv nasce per pubblicizzare un'ideologia non deve attendersi molto sul piano commerciale, ma è un discorso, questo, che calza per ogni altra ideologia.
D'altra parte non puoi negare che ci siano ministri con propri orientamenti etici e, ciononostante, sono ministri...capisci che, se si proponessero come ministri nel nome dell'ideologia omo, sarebbe tutto molto, molto più complesso, se non impossibile. Inoltre non puoi negare che in ogni ambiente come cinema, tv, politica, teatro, musica etc. il peso di chi ha un orientamento sessuale diverso non solo non è indifferente, ma spesso è addirittura dominante.
> ... ma ricorda che se
> non ci fosse gente animata da buone intenzioni,
> che si mette in gioco gratuitamente, o a rischio
> addirittura di perderci, non si andrebbe avanti
> (guarda anche noi, nel nostro piccolo, col nostro
> gruppo/sito/forum...)
Le battaglie ideologiche han sempre richiesto sacrifici e martiri, da che mondo e mondo.
> Perchè, tu credi nelle iniziative
> benefiche organizzate dai “grandi”??...
Io non credo in nulla, o meglio, credo in ciò che vedo...se i grandi organizzano certamente non lo fanno perchè si sentono buoni, ma perchè sono costretti dalle circostanze (quando e se lo fanno è tutto poi da vedere e verificare, ma questo è un altro discorso)
PS. non ho ben capito la tua conclusione... è in
> utile guardare troppo lontano se non si comincia
> guardando davanti ai nostri piedi, un passo per
> volta...
E' vero, ma se non guardiamo contemporaneamente anche lontano rischiamo di commiserarci e di credere che il mondo debba ruotare intorno a noi, mentre che in realtà noi siamo una piccola frazione di ciò che accade all'orizzonte lontano.
Pyccolo